Vasto, violentava la moglie e la massacrava di botte: arrestato
VASTO, 17 luglio – Sono state le lacrime di un bambino ad alzare il velo su una storia, terribile e triste, di maltrattamenti in famiglia: la storia di violenze subite da una donna da parte dell’ex marito, un tunisino di 34 ani, ora in carcere dopo l’arresto da parte degli agenti della Polizia di Vasto. Arresto già convalidato.
Il ragazzino, spaventato e in lacrime, si è rivolto al 113, segnalando una lite in abitazione. Arrivati sul posto gli agenti hanno notato il bimbo davanti a un bar, solo, e quando lo hanno avvicinato lui ha raccontato che il padre stava picchiando violentemente la sua mamma in un parcheggio adiacente.
La coppia era lì: lui strattonava la donna, che aveva escoriazioni sulla fronte e sulle braccia. Vedendo gli agenti l’uomo si è alterato e li ha affrontati urlando che si trattava solo di una discussione tra lui e la moglie.
Intanto anche la sorella della donna aveva chiamato la Polizia raccontando terrorizzata che l’ex cognato aveva prima minacciato telefonicamente sua sorella, intimandole di tornare a casa e poi si era recato nell’abitazione di lei e, dopo aver distrutto i telefoni cellulari di lei e del bambino, l’aveva afferrata per i capelli e picchiata con calci e pugni trascinandola fuori.
E’ stato necessario l’intervento di u’altra pattuglia, mentre dagli uffici si effettuavao accertamenti che portavano a capire che l’uomo, con numerosi precedenti, già non aveva più la potestà sul minore.
Quasi quotidianamente in passato aveva usato violenza nei confronti della giovane moglie. In alcune occasioni l’aveva legata nel letto e le aveva procurato delle bruciature sul viso e nelle parti intime. Spesso, dopo aver assunto alcolici o stupefacenti, aveva costretto la donna ad avere rapporti sessuali o, senza motivo, l’aveva cacciata di casa e costretta a passare la notte fuori dall’abitazione. Tutte le violenze subite, a cui aveva assistito il figlio minore, non erano mai state denunciate, né la donna aveva fatto ricorso a cure mediche per le gravi lesioni riportate, per paura di ritorsioni e temendo per la propria incolumità e per quella dei familiari.
Nei giorni scorsi, la denuncia è, infine, arrivata: accompagnata al pronto soccorso per le lesioni riportate, è stata refertata con prognosi di 20 giorni. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati, violenza sessuale, lesioni personali e danneggiamento.