Vertenza Honeywell, la Cgil: “Solleciteremo il ministro”. La solidarietà di Si
ATESSA, 16 novembre – Una decisione inaccettabile e scellerata, così Cgil e Fiom regionali e della provincia di Chieti bollano la comunicazione con cui la Honeywell ufficializza la chiusura dello stabilimento di Atessa.
Sessanta giorni di sciopero non sono bastati per evitare una decisione che colpisce al cuore un intero territorio:
“La Fiom e la Cgil considerano detta decisione uno schiaffo alle lavoratrici ed ai lavoratori che, in oltre vent’anni, hanno dato alla fabbrica del turbo la possibilità di contraddistinguersi per i suoi eccellenti risultati, successi che l’hanno collocata tra i migliori siti produttivi al mondo. Inaccettabile è questa decisione scellerata, sia nel merito sia per i modi con i quali è maturata: non si chiude un sito così importante gettando nel mondo della disoccupazione quasi cinquecento persone; non si nasconde una decisione assunta da così tanto tempo prendendo in giro persone, sindacati ed istituzioni”.
La Cgil e la Fiom si legge nella nota:
“Continueranno a lottare nei giorni che verranno per evitare questa sciagurata conclusione dell’esperienza Honeywell in Italia. Al Ministro Calenda sarà chiesto di tornare ad intervenire sulla vicenda e di predisporre una vera discussione tra le parti che fino ad oggi è stata ridotta a semplici comunicazioni”.
Sulla vicenda Honeywell interviene anche Francesca Re David, segretaria generale Fiom:
“È inaccettabile l’annuncio della chiusura dello stabilimento Honeywell di Atessa, dopo due mesi di sciopero con presidio dei lavoratori per difendere la produzione, durante i quali l’azienda si è sempre rifiutata di incontrare le organizzazioni sindacali. Occorre tornare indietro sull’annuncio di cessazione per garantire il mantenimento dell’attività produttiva dello stabilimento e al contempo il reddito dei lavoratori. Abbiamo chiesto unitariamente al governo l’apertura immediata di un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte”.
Solidarietà ai lavoratori arriva anche da Sinistra italiana, con un documento sottoscritto dal parlamentare Giovanni Paglia, dal consigliere regionale Leandro Bracco e dal responsabile lavoro della segreteria regionale Leandro Bracco:
“Sinistra Italiana si associa convintamente a quanto affermato poche ore fa dal Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il quale, dopo aver spiegato da un lato che il dicastero si era reso disponibile per sostenere programmi di investimento e innovazione al fine di scongiurare la chiusura della fabbrica di Atessa e, dall’altro, di aver ricevuto dal colosso statunitense un secco rifiuto, ha parlato di una decisione estremamente grave assunta dalla multinazionale del New Jersey. La scelta di Honeywell è stata presa senza tenere in minima considerazione la dedizione, l’impegno e il sacrificio che moltissimi operai, in quella fabbrica, hanno profuso in anni ed anni di attività lavorativa. Riporteremo la questione Honeywell – concludono – all’attenzione di Montecitorio nelle prossime ore, allo scopo di individuare una strada percorribile che possa tutelare quantomeno la dignità degli operai.