Zeman alla vigilia di Carpi-Pescara: “Non voglio vedere mai più la prima mezz’ora di Cremona”
PESCARA, 29 settembre – Consueto appuntamento di Zeman con la stampa, alla vigilia della trasferta di domani a Carpi.
Prima di tutto un passo indietro, alla gara della settimana scorsa a Cremona:
“A Cremona abbiamo giocato al contrario delle altre volte. Altre volte abbiamo iniziato bene, questa volta abbiamo finito bene. La prima mezz’ora di Cremona però non la voglio più vedere, è stata molto brutta”.
Testa rivolta al Carpi, una squadra scorbutica che fa delle ripartenze la sua arma letale:
“Il Carpi è una buona squadra, di categoria, lavorano tutti e fisicamente sono forti. Se non sbagliavano la partita con il Foggia erano in testa. E’ la squadra che fa meno possesso in campionato e sono molto pericolosi in ripartenza”.
Resta sempre il rebus a metà campo: Brugman regista o mezzala ? A Cremona, sabato scorsa, nel Pescara si è accesa la luce quando Kanoutè è entrato in campo, giocando da play basso, e Brugman si è spostato a mezzala:
“Domani potrei giocare sia con Kanoutè regista che con Brugman regista. Dipende sempre dalle partite e da ciò che serve alla squadra. Di certo Brugman è un giocatore più offensivo che difensivo. Kanoutè però non sta bene perchè ha avuto una piccola distorsione e bisognerà valutare”.
E qui Zeman apre una piccola parentesi, parlando del calcio di oggi in generale, ma probabilmente lanciando un messaggio a qualcuno in particolare:
“Oggi nel calcio appena qualcuno sente qualcosina si ferma. Immobile qui giocava con la caviglia gonfia. Oggi invece servono le cure, serve la radiologia, c’è meno spirito di sacrificio nel calcio di oggi”.
Nessuna indicazione sull’undici anti-Carpi:
“Io mi sto portando 20 giocatori, sono tutti a disposizione, ma giocano in 11. Ho dei doppioni e cercherò di usare i doppioni”.
E su alcuni dei giocatori più attesi, ancora ai margini:
“Arriverà anche il turno di Benali. Quanto a Ganz, parlo spesso con lui, anche più che con gli altri: arriverà il suo momento, lui lo sa e si sta preparando per quello. Lui con il suo fisico ha sofferto la preparazione. E poi i gol di Pettinari gli hanno un po’ chiuso gli spazi. Lui è adattissimo al mio tipo di calcio, ma al momento non è ancora inserito nel mio tipo di calcio. Certo, conta anche la fame. Anni fa Maniero tecnicamente per me era più bravo di Immobile, però Ciro aveva la fame”.