Zeman all’Università d’Annunzio, gli ultrà del Chieti protestano. Ma il boemo appartiene a tutti
CHIETI, 25 maggio 2017 – La presenza di Zdenek Zeman all’università d’Annunzio di Chieti contestata dagli ultrà della squadra di calcio locale. Per la serie, quando il campanile e la faziosità prevalgono sui valori della cultura e dello sport.
Il tecnico boemo, attuale allenatore del Pescara, questa mattina era tra i relatori, insieme al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, nell’ambito del seminario “I giovani per la legalità nello sport”, che si è tenuto a Chieti presso la facoltà di Scienze motorie dell’Università d’Annunzio.
All’esterno della struttura, alcuni ultras del Chieti hanno attaccato ad una recinzione uno striscione contro l’iniziativa: “Chieti è la città nostra. Le lezioni fatele a casa vostra. Rispetto per Teate”. Lo striscione, con i colori neroverdi appartenenti alla squadra di calcio del Chieti, è stato poi rimosso dagli agenti della Digos. Si è vissuto qualche momento di tensione, ma non ci sono stati problemi di ordine pubblico.
Secondo gli ultrà teatini, in sostanza, il tecnico boemo non avrebbe dovuto essere invitato, in quanto attualmente alla guida del club rivale. Una presa di posizione che denota l’incapacità di andare oltre le logiche di campanile e rispettare una delle poche figure pulite e gioiose del mondo del calcio, protagonista di coraggiose e scomode battaglie contro la corruzione e il doping nello sport.
Un allenatore che, con la sua filosofia nel segno dell’estetica e dello spettacolo, ha accomunato perfino le tifoserie di Roma e Lazio, eterne rivali nella Capitale, nell’amore per un uomo e per un tecnico che rappresenta un patrimonio per tutti gli appassionati del calcio italiano.
Zeman oggi allena il Pescara e in passato ha guidato tante altre squadre. Zeman non appartiene solo ai tifosi del Pescara, ma anche a quelli del Chieti. Zeman appartiene a chi vuole bene al calcio e crede nei valori sportivi.