Zeman sugli insulti razzisti a Muntari: “Facciamo tante chiacchiere e poi ci si passa sopra”
CAGLIARI, 30 aprile 2017 – Nel post-partita di Cagliari-Pescara la gara passa in secondo piano. A monopolizzare l’attenzione è il caso Muntari, che sul finale di gara ha protestato con l’arbitro per gli insulti razzisti del pubblico di casa, invocando l’interruzione della partita. Il direttore di gara ha scelto di andare avanti e Muntari ha lasciato il campo imbestialito. Negli spogliatoi è lo stesso Zeman a spiegare: “Ha sentito cori razzisti e ha chiesto all’arbitro di intervenire, ma l’arbitro non è intervenuto. Facciamo tante chiacchiere sul razzismo e poi ci si passa sopra”. Poche parole, chiare, pesanti e più che mai condivisibili.
Poi l’analisi della partita del tecnico boemo:
“Abbiamo fatto quel che potevamo, dispiace perdere su rigore, il giocatore aveva il braccio dietro e non vedeva la palla, non credo si potesse giudicare come volontario. Abbiamo fatto qualcosa di più noi, non mi ricordo una parata di Fiorillo, mentre Rafael ha dovuto lavorare di più”.
Quanto al Pescara del futuro, Zeman è stato esplicito:
“Oggi le basi per ripartire non ci sono, ma tra un paio di settimane potremo iniziare a ricostruire”.
Un segnale alla società e una drastica bocciatura della rosa a sua disposizione.
Sul fronte opposto è soddisfatto l’allenatore del Cagliari, Massimo Rastelli:
“La pecca è stata non chiudere la gara. Quando vai in vantaggio e hai due occasioni importanti per raddoppiare, devi chiudere la partita. Perchè poi rischi di pareggiarla, quando giochi contro un avversario rapido e veloce, che si è reso pericoloso in 4 o 5 circostanze. Queste sono partite pericolose, perché hai tutto da perdere e c’è il rischio di prenderle sotto gamba”.